All’ombra di alcuni disonesti produttori di olio extravergine di oliva che mentono sui processi di lavorazione e sulla materia prima utilizzata, come diversi processi hanno dimostrato anche su grandi e blasonati gruppi (etichette), esistono tanti produttori onesti che silenziosamente offrono prodotti di grande qualità. Quando si sceglie un olio extravergine di oliva infatti, è importante cercare un prodotto che sia stato spremuto a freddo, la cui origine sia certa e magari con certificato biologico. Poi è anche importante considerare il gusto e l’aroma dell’olio scelto, ma solitamente, se si ha fiducia verso il nostro produttore di cui magari si conosce anche la storia e la passione che mette nel proprio lavoro, il risultato non dovrebbe mai allontanarsi dalle giuste aspettative. Prima di conoscere i suoi prodotti, come ama ripetere Romolo frantoiano di quinta generazione nell’Alta Tuscia laziale, il cliente dovrebbe fare un salto in frantoio per conoscere i diversi processi di lavorazione, questo è un aspetto fondamentale per i visitatori e potenziali clienti che hanno così l’opportunità di ricostruire l’intera filiera produttiva dell’olio Extravergine di oliva e avere così una maggiore consapevolezza sull’argomento una volta usciti dal frantoio. Per essere clienti responsabili e avere i giusti anticorpi contro le truffe o i possibili raggiri sull’olio è infatti molto utile conoscere le diverse e particolarmente delicate fasi produttive dell’extravergine che, dall’albero alla tavola, nell’azienda Gentili passano per la raccolta manuale delle olive, lo stoccaggio in cassetta (massimo 24 ore) fino alla frangitura e successivo imbottigliamento. Il processo di frangitura nei frantoi di nuova generazione e che fanno della qualità il proprio marchio di fabbrica, avviene con mezzi meccanici all’avanguardia (per quanto riguarda la spremitura delle olive che può essere anche mista: martelletto e coltelli) e monitorati sulla temperatura, che non dovrebbe mai superare i 26° gradi (bassa temperatura), per garantire al prodotto finale tutte le proprietà nutraceutiche inalterate, la giusta intensità di colore, i profumi fruttati ed il sapore persistente. Sono queste per esempio le principali caratteristiche della cultivar più rappresentativa del territorio dell’Alta Tuscia Laziale dove opera l’Azienda Gentili (Farnese), la Caninese, base di diverse produzioni di olio EVO Gentili. Dopo una preliminare panoramica sulle tecniche e sugli strumenti di lavorazione per produrre un buon olio e di qualità, base essenziale per costruire un sano rapporto di fiducia con il proprio produttore e fornitore di olio EVO, è bene entrare più nel dettaglio di ogni singola produzione. Nel Frantoio Gentili al momento sono 4 le varietà di olio extravergine di oliva prodotte: 2 monocultivar (monovarietale) con un 100% di Caninese, che sono il Verdone ed il Biologico e 2 blend (mix di più varietà) che sono la Caninese DOP ed il Fruttato. Romolo poi utilizza le degustazioni in azienda dei propri oli per far conoscere ogni sfaccettatura dei prodotti proposti che è possibile assaggiare appena franti in Azienda nei mesi che vanno da ottobre a dicembre, mentre negli altri mesi è sempre possibile fare ogni genere di degustazione. Se poi il cliente non ha la possibilità di poter visitare l’azienda di fiducia, come consiglia Romolo, le aziende serie e al passo con i tempi hanno validi strumenti di comunicazione online che possono aiutare a capire il prodotto che stiamo acquistando ed il lavoro che ci sta dietro. In sintesi oggi possiamo dire che il cliente curioso e attento ai prodotti che vuole mettere in tavola, ha tutti gli strumenti e le condizioni per costruire con il proprio fornitore un buon rapporto di fiducia che, come sottolinea Romolo sarebbe sempre meglio stabilire faccia a faccia, ma laddove questo non è possibile, per ragioni di tempo e magari anche geografiche (un cliente di Bari per esempio non può sempre raggiungere il proprio fornitore che si trova a Viterbo in questo caso) ci sono validissimi strumenti online alternativi.