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LO SQUALENE

Oggi è conoscenza comune che dobbiamo proteggere la nostra pelle e questo anche attraverso l’alimentazione, per mantenerla sana, elastica e giovane. Una pratica che dovrebbe accompagnare tutte le stagioni, per preservarla dall’invecchiamento che agisce naturalmente inesorabile. In estate diventa ancora più importante, data l’esposizione più o meno prolungata ai raggi del sole. L’invecchiamento della pelle è dovuto alla formazione dei radicali liberi, pertanto come diversi nutrizionisti affermano, è giusto aiutare la nostra pelle consumando un olio Extra Vergine di Oliva, data la sua alta concentrazione di polifenoli, utili per combatterli. Uno dei microelementi che si trovano nella parte insaponificabile dell’olio e assai importante per la pelle è lo squalene. A tal proposito è opportuno fare un approfondimento su questo microelemento che troviamo nella parte insaponificabile dell’olio, molto utile per la nostra pelle: lo squalene. Questo è un composto naturale che funge da intermediario nella sintesi del colesterolo. Come già il nome suggerisce, lo squalene è presente nell’olio di fegato di squalo, in una percentuale che può raggiungere il 40 % di concentrazione, fortunatamente la barbara pratica di uccidere gli squali per estrarre dal loro fegato lo squalene è oramai sparita quasi del tutto. Anche perché il composto è presente non solo nel fegato dello squalo, ma anche in altri prodotti di origine vegetale, tra i quali la canna da zucchero e l’olio di oliva. Lo squalene quindi può essere di origine animale, oppure di origine vegetale attraverso la sintesi da oli vegetali come l’argan e l’olio di oliva. Bisogna però tenere a presente che lo squalene vegetale è molto più efficace e funzionale rispetto a quello di origine animale. L’importanza di questa sostanza, componente principale del nostro sebo, è perlopiù legata all’azione antiossidante verso la nostra pelle e questo tramite 3 funzioni principali:

1) protegge dalle radiazioni solari, rallentando così l’invecchiamento cutaneo, potrebbe essere definita una barriera protettiva;

2) azione idratante, riducendo la perdita di acqua interna, mantenendo quindi l’umidità della pelle;

3) azione idrofobica e di conseguenza anche antibatterica, formando una pellicola protettiva sulla nostra pelle che ha il compito di non far entrare l’acqua, proteggendoci quindi dai batteri, dai prodotti chimici come per esempio i detersivi.

Oltre all’azione antiossidante descritta lo squalene aiuta il controllo della dislipidemia, aiuta la detossificazione da xenobiotici e da intossicanti epatici, oltre ad agire come immunostimolante, migliorando la risposta ai vaccini, ed infine recenti studi sembrano dimostrare che il composto naturale potrebbe offrire benefici anche per la salute del fegato. Questo attraverso la protezione dallo stress ossidativo e dall’accumulo di grassi. Ma in quali proporzioni possiamo trovarla negli alimenti vegetali menzionati come l’olio di oliva? Lo possiamo trovare da 1 a 10 gr. Per ogni chilogrammo di olio Evo (Extravergine di oliva), la quantità di squalene può cambiare a seconda della cultivar utilizzata. In cosmetica è largamente impiegato un derivato dello squalene, lo squalane, la versione più stabile che si presta meno all’ossidazione perché non avendo doppi legami non interagisce (si lega) con l’ossigeno.

Una ricerca  ha dimostrato che “lo squalene agisce da sensore per l’esposizione ai raggi UV e come barriera fotoprotettiva per la nostra pelle contro lo stress ossidativo, sacrificandosi e diventando target di questi stress quando gli altri meccanismi non riescono più ad essere attivi.”

In sintesi, senza ricorrere a creme particolari e specifiche, assumendo un olio Evo di qualità superiore, come quello Gentili, godremo di notevoli benefici e vantaggi per la nostra pelle oltre a quelli del nostro organismo.

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