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BILANCIO DI CHIUSURA STAGIONE OLEARIA 2023 AL FRANTOIO GENTILI

Si è chiusa da poco la stagione olearia 2023 anche nel Lazio ed il bilancio non è poi così deludente come ci si aspettava. Almeno questo è quanto traspare nell’analisi fatta da Romolo Gentili, patron del Frantoio Gentili attivo da oltre due secoli. – La qualità del prodotto non è scesa, – sottolinea Romolo – certo ci sono state annate migliori in condizioni climatiche ottimali che hanno permesso di ottenere prodotti al top, ma la stagione 2023 in termini di qualità del prodotto, almeno nel mio frantoio, ha mantenuto alti gli standard del nostro olio. – Sembra infatti che i problemi maggiori riscontrati tra i vari olivicoltori della Regione siano perlopiù dovuti alla scarsità di prodotto. Già a metà ottobre, Confagricoltura aveva lanciato l’allarme nel Lazio dove anticipava un potenziale calo del 30% nella produzione di olio di oliva, mentre il quotidiano “Il Messaggero” stimava in 13 milioni le piante di olivo interessate al calo di produzione. Le maggiori cause di questa forte diminuzione di prodotto, che ha coinvolto un po’ tutto il Paese, sono riconducibili al cambiamento climatico e tutte le bizzarrie di stagioni che non rispondono più con regolarità in termini di temperature e precipitazioni. In più, come spiegava bene Paolo Mariani, Presidente di Assofrantoi Lazio in una recente intervista: “Il cambiamento climatico sta incidendo tanto e non c’è più la resa degli anni passati, perché le piante stanno risentendo moltissimo”. Quindi un calo di produzione generalizzato che ha coinvolto anche l’azienda Gentili, ma che ha permesso lo stesso di garantire una buona quantità di olio extravergine di oliva.

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Latte di olio 2023

Scendendo più nel dettaglio della produzione Gentili, a metà dicembre in frantoio sono rimaste poche bottiglie di Biologico, poche bottiglie di Verdone e pochissime di Dop Caninese. – Paradossalmente, – ci tiene a sottolineare Romolo – le produzioni che sono andate maggiormente in questo ultimo mese, sono quelle che al pubblico costano un po’ di più, come il Biologico e la Dop. – Questi primi segnali rinforzano la convinzione e filosofia di Romolo Gentili che, negli ultimi anni ha cercato di alzare l’asticella della qualità del prodotto, investendo in macchinari e packaging, che si sono tradotti inevitabilmente con un, anche seppur lieve, aumento del costo del prodotto finale. Al momento Romolo garantisce l’intera gamma produttiva della filiera Gentili, quindi ancora disponibili in formati e contenitori diversi: il Fruttato, il Biologico, la Dop ed il Verdone. Se invece parliamo di qualità, cercando di capire meglio se questa annata ha riservato sorprese non solo sulla quantità, Romolo ci tiene a specificare che seppur con rese minori, le olive si sono comportate benissimo durante la lavorazione. Hanno superato bene il rischio della mosca che in alcune zone ha fatto perdere l’intero raccolto, e hanno mantenuto dei buoni livelli di integrità del prodotto fresco, che ha permesso di ottenere un buon olio extravergine di oliva. Verrebbe da aggiungere “Poco ma buono”, quindi. Una condizione comune alla vicina Toscana dove in alcune zone, la scarsità di prodotto ha di fatto azzerato la raccolta, mentre in altre come per esempio l’Amiata c’è stata invece una buona raccolta con quantità di olive che non si registrava da tempo. Anche in questa zona però, come anticipato dal Dr. Mariani, le rese sono state sotto la media, segno evidente che le condizioni climatiche avverse fanno soffrire la pianta e si ripercuote anche sul frutto.

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